Altri utilizzi della canapa

L’utilizzo della canapa la si può collocare anche in altri settori come il tessile, cartario, bioplastiche, carburanti e bioedilizia.

La fibra della Canapa è una fibra tessile che si ottiene dalla lavorazione della componente fibrosa del tiglio (stelo della pianta). Le fibre si presentano cave e igroscopiche e tale proprietà da ai tessuti di canapa capacità termoisolanti e traspiranti allo stesso tempo, ottimi quindi sia per l’uso in estate che in inverno. La fibra di Canapa è considerata tra le fibre naturali più resistenti all’usura, agli strappi e alle deformazioni; i tessuti di canapa presentano anche altre caratteristiche molto speciali, sono riflettenti sia dei raggi ultravioletti che degli UVA (fino al 95%), schermanti dai campi elettrostatici, non conducono l’energia elettrica, non irritano la pelle perché sono anallergici e tengono lontani i batteri dalla superficie del nostro corpo perché sono antisettici.  

La carta di Canapa è un prodotto di alta qualità, sottile e resistente. La produzione di carta con la canapa sativa ha un processo abbastanza economico, si utilizza solo acqua e canapa, senza l’aggiunta di colle e additivi. Dalle fibre molto lunghe e dallo stelo si ottengono fogli resistenti e compatti senza bisogno di aggiungere sostanze chimiche. La fibra viene macinata con un macchinario che viene chiamato ‘cilindro olandese’, poi viene immersa nell’acqua e con il telaio viene formato il foglio. Il foglio infine viene appoggiato su un feltro ad asciugare, dopo di che è pronto!
Produrre carta dalla canapa comporta notevoli vantaggi, oltre allo scarso bisogno di trattamenti chimici per la lavorazione, è un prodotto riciclabile, facile da gestire nelle attività di trasporto, si riesce ad ottenere un maggiore rapporto tra cellulosa prodotta e superficie, ed è notevole la sua capacità di mantenere la piega, oltre al suo importante pregio di non ingiallire con il passare del tempo.

BIO Plastiche: la Canapa con le sue proprietà sta prendendo piede nel mondo delle Bioplastiche in quanto si tratta di un prodotto naturale, biodegradabile, compostabile e dalle migliori caratteristiche dal punto di vista della resistenza e leggerezza, pertanto questa straordinaria pianta potrebbe competere con il prezzo dei materiali che derivano dal petrolio.
Un grande vantaggio della canapa è quello di essere una sostanza atossica, a differenza della plastica, pertanto il suo utilizzo lo possiamo riscontrare nella produzione di cosmesi e giocattoli, ma anche la stessa industria automobilistica rappresenta uno dei principali utilizzatori di questo prodotto che permette la realizzazione di automobili più leggere e prestanti.
Un settore che sta sviluppandosi a ritmi frenetici è la stampa 3D ed a questo proposito sono stati presentati alcuni filamenti a base di canapa che andrebbero a sostituire la solita plastica; infatti con la stampa 3D si possono ottenere ad esempio bottiglie per l’acqua minerale, riciclabile al 100% e con costi di produzione inferiori a quella della plastica derivata dal petrolio.
L’utilizzo della canapa come bio plastica la ritroviamo anche in altri ambiti come quello dell’arredamento o della stessa elettronica di consumo

La fibra di Canapa è considerata tra le fibre naturali più resistenti all’usura

Carburanti: la canapa la possiamo collocare anche come fonte per carburanti, in quanto, attraverso la cellulosa di canapa, come dalla barbabietola e dell’amido di riso, si ottiene l’etanolo mediante processi di fermentazione degli stessi.
L’etanolo di canapa, ottenuto precisamente dai gambi della pianta lasciati in fermentazione, ha un grande vantaggio, può essere usato per gli attuali motori senza apportare alcuna modifica degli stessi, ottenendo prestazioni anche superiori rispetto a quelle ottenute utilizzando carburanti di natura fossile.
I test effettuati hanno rivelato che la durata dei motori è più lunga, in quanto risulta materiale altamente lubrificante, la potenza dei motori aumenta, i consumi sono ridotti e comportano un importate risparmio in termini di caro-carburante e anche di manutenzione del motore.
Oltre all’etanolo, attraverso la lavorazione della pianta si ottiene anche il metanolo, pari a un olio vegetale simile a quello che fu sperimentato per la prima volta dallo stesso Rudolf Diesel.
Il biodiesel di canapa (definito bio per via del suo aspetto biodegradabile) rimane dunque un’alternativa al petrolio che inquina potentemente l’ambiente.

La Bioediliza a base di canapa si sta sempre più evolvendo.
Nell’edilizia i prodotti a base di canapa vengono ricavati sia dal fiore sia dal fusto, che oltre ad essere ecologica ed etica, è anche versatile; da un miscuglio industriale di acqua e canapa nascono mattoni, intonaci, massetti, cappotti e isolanti sia per edifici vecchi, che di nuova costruzione.
Caratteristiche di questo straordinario materiale sono la resistenza a muffe e insetti, al fuoco, è leggero e ricco di silice, ma è soprattutto un materiale “carbon negative“, che sintetizza il carbonio e riduce le emissioni di CO2 nell’atmosfera, rendendo gli ambienti più salubri e abbattendo le emissioni inquinanti.

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